Gli sport estremi alternano la loro spettacolarità alla disponibilità di mettersi a disposizione delle persone bisognose. Una dimostrazione la si è avuta sulla pista del 50, a metà strada tra Bondeno e Finale Emilia. L’idea è partita da Roberto Appicciutoli e messa in pratica grazie alla coperativa Airone, seguito da Angela Dianati, e grazie anche alla disponibilità del gruppo di freestyle Daboot diretto da Alvaro Dal Farra. Erano un centinaio i ragazzi seguiti dalla Cooperativa Airone e arrivati dai centri diurni di Comacchio, Cento, Ferrara e Finale Emilia presenti per assistere all’esibizione dei motociclisti acrobati. Si è iniziato facendo vedere le moto ai ragazzi, poi il funzionamento e infine gli scopi per cui sono costruite. Poi i piloti hanno dato vita ad una esibizione di acrobazie con le moto da cross, eseguendo salti mortali, rovesciati o in lungo, che hanno mandato in visibilio gli spettatori. Al termine dell’esibizione è stato chiesto ai ragazzi dei centri diurni se volevano salire sulle moto che inizialmente erano ferme. Poi i ragazzi disabili hanno preso coraggio e accompagnati dai piloti hanno fatto qualche giretto nell’area circostante. Rotto il ghiaccio, i piloti sono stati letteralmente presi d’assalto dai ragazzi disabili e hanno cercato di soddisfare ogni richiesta o curiosità. «Mai come in questa occasione – hanno detto tutti i piloti – ci rendiamo conto di come siamo fortunati ad essere in grado di dar libero sfogo alla nostra esuberanza sportiva. Abbiamo vissuto emozioni che non proviamo neppure in gara». Prima di ritornare alle sedi di provenienza i giovani disabili hanno chiesto di poter fare, in futuro, un’altra esperienza del genere. Saranno accontentati.
Giuliano Barbieri